Storia di San Pietroburgo

La storia di San Pietroburgo comincia nel 1703 quando lo zar russo Pietro il Grande fonda nella foce del fiume Neva sull'isola delle lepri una nuova fortezza chiamata Sankt-Piters-Burch. I territori sui quali si trova la fortezza e tutta la città odierna appartenevano alla Russia già nel IX secolo, facevano parte della grande via commerciale «Dai variaghi ai greci», all'inizio del 600 erano conquistati dalla Svezia e riconquistati da Pietro il Grande durante la Guerra Nordica all'inizio del 700. Pietro il Grande ha tre scopi principali: vuole difendere i territori lungo il fiume Neva, può costruire una città europea, ha la possibilità di spostare la capitale da Mosca la quale odia.

Già nel 1712 San Pietroburgo diventa la capitale del Paese (e non dobbiamo dimenticare che i territori dove si trova appartenevano fino a 1721 alla Svezia, quindi la città si trovava sulle terre del nemico). Ma per 206 anni la città si sviluppa come la capitale del Paese, qui vivono gli imperatori russi, lavorano gli architetti, scultori, pittori, poeti più dotati.

Dopo la rivoluzione la capitale fu spostata temporaneamente a Mosca, ma non c'è niente più costante di qualcosa di provvisorio. Però San Pietroburgo anche oggi è un grande centro industriale e culturale, e viene chiamata spesso «La capitale del Nord». 

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